Balla coi lupi - Traversata appenninca

febbraio 2014
Ramiseto (RE)
MAPPA E INFORMAZIONI
Balla coi lupi - Traversata appenninca

Grande successo per la Traversata appenninica “Balla coi lupi” giunta quest’anno alla 6° edizione. La manifestazione, organizzata dalla pro loco Capo d’Enza di Miscoso di Ramiseto (Reggio Emilia) in collaborazione con il Moto club Miscoso, che si svolge ogni anno all’inizio di febbraio sull’appennino reggiano e parmense si è ormai imposta come una delle più importanti manifestazioni di sleddog in campo nazionale. “Balla coi lupi” è diventata un appuntamento fisso per gli appassionati di tutta Italia che vogliono cimentarsi sulle nevi degli appennini con i loro cani. Un’esperienza che per molti, soprattutto nella prima partecipazione, li mette di fronte a diffi coltà che si crede, erroneamente, che possano presentarsi solo sulle Alpi. Nel corso delle varie edizioni (se si considerano anche le 4 edizioni di “Seguendo le orme del lupo” siamo a quota 10), anche seguendo le indicazioni dei musher (i conduttori delle slitte) si sono programmati tracciati sempre più impegnativi, sempre in totale sicurezza e su quote sempre superiori ai mille metri, e si sono aggiunte le tappe e i campi notturni che consentono di vivere un’esperienza unica assieme ai propri cani che fa rivivere lo spirito antico di questa disciplina nata nel Grande Nord, dove ci si muoveva solo con le slitte trainate dei cani. A rendere ancora più affascinante l’avventura appenninica, hanno contribuito, soprattutto nelle ultime due edizioni, le eccezionali nevicate e condizioni meteo. 
Al via nell’ultima edizione; 13 equipaggi Roberto Aletto (Roma), Giuseppe Prampolini (Como), Marco Ossola (Varese), Renato Alberoni (Padova), Doriano Gambini (Crevalcore), Giovanni Ravelli (Monza), Antonio Ballatore (San Vito di Cadore), Piero Natali (Lucca), Antonio Peranzi (Piazza al Serchio), Alessandra Ghirardi (Vicenza), Antonio Rodondella (Roma), Luca Lombardi (Roma), Fabrizio Lovati (Aosta). Tra i partecipanti, due veri professionisti dello sleddog, Renato Alberoni e Fabrizio Lovati. Il primo ha il merito di aver avvicinato a questa disciplina molti di coloro che oggi partecipano alla Traversata o ad altre manifestazioni del genere mentre Lovati è uno dei musher italiani più conosciuti, che ha al suo attivo tre partecipazioni alla leggendaria traversata dell’Alaska, l’Iditarod una delle gare più dure e diffi cili del mondo con i suoi oltre 1800 km. Lovati ha anche il record del miglior piazzamento per un concorrente italiano ma soprattutto si sta preparando per l’edizione 2016! 
Dicevamo delle diffi coltà con cui spesso si devono misurare i partecipanti a “Balla coi lupi”. Nell’ultima edizione in cui erano programmate due tappa al giorno, una serie di piccoli contrattempi hanno causato nel pomeriggio un ritardo nella 4° tappa e da una splendida giornata di sole, improvvisamente ci si è trovati alle prese con una tormenta di vento e nebbia ma soprattutto a partire con il buio. Per i veterani della Traversata una cosa normale: il programma spesso viene modifi cato per il mutare delle condizioni meteo, ma per alcuni nuovi, anche se non manca mai l’assistenza da parte degli organizzatori con le motoslitte e la costante presenza del veterinario, hanno avuto qualche momento di diffi coltà non essendo preparati mentalmente a questi imprevisti. Alla fi ne molto fatica, un po’ di preoccupazione ma anche la soddisfazione di essersi mesi alla prova in condizioni diffi cili ed aver constatato la grande affi dabilità dei cani capaci di orientarsi e seguire il tracciato anche nel bui più assoluto. E come sono soliti dire i musher “anche questo è sleddog”! 
Che la Traversata abbia un fascino particolare lo dimostra il fatto che chi viene per la prima volta, vuole sempre tornare. Le richieste di partecipazione sono ogni anno molto più numerose delle possibilità degli organizzatori. Ne arrivano anche da paesi del Nord Europa a cui però, fi no ad oggi, non è stato possibile dare una risposta positiva. Organizzare una traversata come “Balla coi lupi” è un’impresa – sotto l’aspetto economico - per una pro loco, di un paese, Miscoso, che se d’estate ha un centinaio di abitanti, nella stagione invernale si ferma a una decina di persone. Un vero peccato perché l’appennino, e quello reggiano in particolare, inserito nel Parco Nazionale dell’Appenino tosco-emiliano offre paesaggi naturalistici ed ambientali di grandissimo valore. Per chi ama trovarsi a contatto con una natura fortunatamente non modifi cata dall’uomo, può cimentarsi con discipline come il trekking, il fuori pista, lo sci alpinismo, le ciaspole e lo sleddog su tracciati fantastici.
La settima edizione, come tradizione, si svolgerà nella prima settimana del mese di febbraio 2014.